L’origine di Esenta risale al trattato concluso tra la Repubblica di Venezia, rappresentata dal doge Agostino Barbarico, ed il principato della famiglia Gonzaga, retto da Rodolfo, in data 16 ottobre 1492, per la risoluzione del problema dei confini fra Lonato e Castiglione delle Stiviere.
Fra i patti stipulati in quell’occasione si stabilì di creare una fascia di 200 pertiche fra le Bocche di Malocco ed il confine di Castiglione, in cui era proibito ad entrambe le parti di costruire qualsiasi opera di fortificazione. La zona doveva essere destinata esclusivamente ad usi agricoli ed esentata da ogni tipo di tassa o dazio (“exenti et immunis ab omni angaria tam reali quam personali et mixta et imbotabo“).
Gli abitanti di questo territorio (una sorta di paradiso fiscale) sarebbero stati sotto la giurisdizione del podestà di Brescia e non sotto quella del podestà di Lonato.
Tale situazione politico-amministrativa rimase inalterata fin alla caduta della Serenissima.